Aperisocial: birra, intrecci di carta e Twitter sono il tema del terzo incontro, tenutosi il 13 marzo, presso la Locanda di Sant’Agostino, San Gimignano.
L’influenza ha voluto colpirmi proprio per il terzo appuntamento; dopo essere sopravvissuta fino alle 14 in ufficio, nonostante il mio aspetto da zombie, ho pensato ad un appuntamento che limitasse il mio intervento e desse più spazio agli imprenditori locali, come testimonianza della loro esperienza su Facebook, Twitter e compagni.
Ho aperto l’incontro parlando delle inserzioni a pagamento di Facebook, dalla loro creazione alla struttura. Un’inserzione ha bisogno dei seguenti elementi fondamentali:
– un account da amministratore, editor o inserzionista su una pagina Facebook
– post da promuovere, che può trattarsi di testo, video, immagini, link
– luogo: indicare una città, una regione, una nazione dove divulgare l’annuncio, oppure escludere una di queste
– comportamenti ed interessi degli utenti (luogo e tipo di lavoro, titolo di studio, dati sulla vita sentimentale, interessi su ad esempio tecnologia, cucina, viaggi, sport)
– lingua
– budget, da concordarsi per un periodo di tempo una tantum o da fissare giornalmente, di solito la cifra minima è intorno a 1,50 € al giorno.
E’ possibile una volta inserita, modificare l’inserzione a proprio piacimento, sia nel testo che nel budget, oltre che rimuoverla del tutto.
I meccanismi di base di Twitter riguardano:
– il tweet, messaggio di testo max 140 caratteri che può contenere anche immagini, fino a 4, video o link (ricordiamoci di accorciare il link con Google Shortener ad esempio, perchè si mangia i caratteri del tweet)
– strumenti come il retweet (per inoltrare ai propri followers un tweet di un altro following), rispondi, preferiti
– following (chi seguo), followers (chi ci segue)
Inoltre ho parlato dei settori a cui si adatta questo social, in particolari a testate giornalistiche per divulgazione di notizie, a grandi aziende (o piccole che ne fanno un punto di forza educando i propri clienti) ed enti pubblici per il customer care, e ad associazioni per la promozione di eventi.
Successivamente hanno preso la parola Erika e Licia di SopraSotto Toscana Creativa per spiegare il loro case history. Il loro sbarco su Facebook consegue dalla facilità di comunicare la loro storia ed il loro progetto fatto di creazioni con intrecci di carta, mostrare i loro prodotti in action e durante importanti fiere che riguardano l’artigianato.
Igor Marrucci di Birrificio Il Mastro ci ha raccontato il suo curioso lancio su Facebook per primo e sugli altri social: da perfetto sconosciuto dei meccanismi social a celebrità su ben cinque social media, con una storia raccontata solo usando il suo Birrificio Il Mastro, la definizione degli hashtag che gli hanno permesso di costruire un digital brand e la progettazione di foto ben elaborate che mettano in luce il suo prodotto, #laprimaeunica. Ci ha raccontato inoltre come è possibile da eventi di largo interesse intercettare nuovi followers su Instagram.
La mia amica Carlotta Malafarina, esperta di comunicazione dell’agenzia Studart di Firenze, ha concluso la serie di interventi parlando con i partecipanti di strategie di comunicazione, pianificazione di post sui social media e quali sono quelli più adatti a seconda della propria attività.
Alla fine io e la mia socia Erika Bertelli (per amici Adelina e Guendalina) abbiamo festeggiato il nostro compleanno con un delizioso millefoglie del DolceBar di Poggibonsi con tutti i “corsisti”.
Ringrazio tutti i partecipanti e gli ospiti e vi ricordo l’ultimo appuntamento con Instagram: strumenti di base e monitoraggio, che si terrà il 20 marzo alle 18 presso il Bar Piazzetta.